testi critici

Testi Critici

GOFFREDO FOFI –   ALESSANDRO RIVA –   ROBERT GLIGOROV – SERGIO VANNI – ADRIANO MEI GENTILUCCI –

MARCO MENEGUZZO – MEMO GOFFI – ALICE MORETTI

 

ritratti di Francesco Santosuosso   anno 1998

di Goffredo Fofi

(critico d’arte)

 

Dei vari modi che Santosuosso ha di raccontare (e raccontarsi) per immagini, colpisce l’”estremismo” delle scelte principali: il ritratto – che non è necessariamente di persona vera, che appare motivato da una sorta di desiderio e ideale di bellezza muliebre – e la costruzione geometrica, da metropolis disabitata e grandiosa, bizzarra ma fredda, altrettanto “immaginata” dei ritratti.

In mezzo c’è il groviglio delle “allegorie” e dei “teatrini”: luoghi di incontro per l’umanità conflittuale e per lo più sfasata, aggressiva, sgradevole.

L’imperturbabilità distante dei volti di donne-dee che sembrano portatrici di pensiero e di giudizio e degli edifici che non sembrano più contemplare abitanti, che vivono geometrici, labirintici di per sé, allontana così un mondo meschino di esseri comuni, per noi, certamente poco amabili.

L’abilità di Santosuosso, e la varietà dei suoi modi di “raccontare” per immagini, possono a tratti apparire condizionati dai gusti dell’epoca, da quell’impasto illustrativo di cui si pasce la società dell’immagine (per le strade della sua comunicazione “pubblica”, per le onde della sua “cultura di massa”), ma ha un modo forte che regge i suoi incastri e le sue differenze ed è quello di una visione intima e ferma, di una riflessione vissuta, di una spinta di pensiero che ci riguarda.

È dentro la comunicazione, ma per dire di più o per lasciare che, chi ti guarda, scopra un di più che sostiene e oltrepassa l’immagine.

È su questa strada che Santosuosso ha più cose da dire e si spera voglia continuare a scavare, a immaginare, pensare, mostrare.